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Cammini in Umbria: il futuro del turismo

Che cos’è un pellegrinaggio se non affrontare paure, dolori, non distrarsi davanti alle sfide che possono causare lo scoraggiamento e cercare sempre di perseguire l’obiettivo di ogni giorno riscoprendo lentamente se stessi?

 

Un fenomeno turistico che sta crescendo sempre di più è quello del turismo dei cammini. Si tratta di un turismo che fa bene ad ambiente, salute e strutture ricettive. Il fenomeno è in forte crescita, soprattutto negli ultimi anni: registra infatti un aumento significativo di viaggiatori che scelgono di percorrere itinerari storici, culturali e spirituali a piedi.

Se fino a qualche tempo fa i cammini erano prerogativa di chi si muoveva a piedi per fede o devozione esclusivamente su terre di pellegrinaggio religioso, ora attraggono anche tantissimi appassionati di natura, sport e cultura e non interessano solo luoghi di culto.

Ad esempio, il numero di pellegrini lungo l’antico itinerario della Via Francigena, uno tra i più noti cammini europei che attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, secondo i dati dell’Associazione Europea Vie Francigene, è cresciuto esponenzialmente, passando da qualche migliaio negli anni ’90 a oltre 50.000 nel 2019. La pandemia da Covid-19 ha temporaneamente ridotto il flusso, come è accaduto più in generale nel settore turistico, ma il trend di crescita è ripreso energicamente nel 2022. La Via Francigena, che attraversa l’Italia da nord a sud, è sicuramente il percorso più noto, seguito subito dal Cammino di San Benedetto che collega Norcia a Cassino. Il cammino europeo più noto è senza dubbio quello di Santiago, che con i suoi 800km e partendo dai Pirenei e arrivando in Galizia, nel 2023 ha registrato 446.042 pellegrini giunti nella città dell’Apostolo Giacomo (erano 438.307 nel 2022)[1].

Nel 2023, per la prima volta le credenziali (i passaporti dei pellegrini) consegnate ai camminatori dai Cammini italiani hanno superato quota 100 mila (101.419), con un incremento del 25% rispetto al 2022 (erano 81.473). Questi numeri fotografano un doppio fenomeno: da una parte il numero dei Cammini in Italia (e di quelli che consegnano la credenziale, direttamente o attraverso centri autorizzati alla vendita/consegna) sono in costante aumento, dall’altro crescono i cammini brevi e coloro che percorrono tutto il Cammino[2]. Il dato di 101.419 si riferisce a 92 Cammini ed è sicuramente sottostimato considerando anche che alcune Vie che non registrano i dati.

Un altro importante cammino laico italiano è sicuramente la Via degli Dei che unisce Bologna a Firenze attraversando 2 regioni e l’Appennino. Un percorso storico e naturalistico che nel 2022 ha registrato 22mila presenze rispetto alle 18mila del 2021; il tracciato coinvolge 12 comuni, coinvolge 160 operatori, 380mila sono stati i click al sito internet dedicato e produce un indotto potenziale annuo di circa 10 milioni di euro per il territorio che altrimenti subirebbe lo stesso oblio di tanti altri e che invece così non solo sopravvive ma si sviluppa e cresce. Quindi, è o non è il turismo, e in questo caso il turismo escursionistico, un settore importante dell’economia?

Numerosi i cammini che attraversano la nostra Umbria. Il Cammino di San Benedetto, il Cammino delle Terre Mutate, il Cammino dei Borghi Silenti, il Cammino dei Protomartiri Francescani, il Cammino di San Valentino, la Via Romea Germanica, Italia Coast to Coast e molti altri. Assisi è il fulcro di molti cammini che passano in Umbria che, sulle orme di San Francesco, percorrono sentieri in terra battuta e mulattiere entrando in un mondo ricco di natura, di folti boschi, di luoghi pieni di spiritualità, dove tutto sembra parlare. La Via di Francesco, la Via Lauretana, il Cammino Francescano della Marca, il Cammino di Assisi, di Qui Passò Francesco. Il più frequentato è la “Via di Francesco” con una percentuale del 82,72% di pellegrini (73,76% nel 2021), seguono: “Cammino di Assisi” con il 4,49% (4,82% nel 2021) e “Di qui Passò Francesco” 4,35% (9,73% nel 2021).

Gualdo Cattaneo è toccata da uno dei cammini più noti d’Italia che negli ultimi anni ha incrementato incisivamente il numero di partecipanti. Sto parlando del cammino Coast to Coast, nato dalla mente di Simone Frignani e che unisce i due mari, Adriatico e Tirreno, con una linea immaginaria di 410 km (450km in bici) che va da Portonovo a Orbetello attraverso 4 regioni (Marche, Umbria, Lazio e Toscana). 11.815 membri nel gruppo Facebook, la guida ufficiale è giunta alla sua quinta edizione e 6 sono le tappe nella nostra Regione: Nocera Umbra-Assisi, Assisi-Gualdo Cattaneo, Gualdo Cattaneo-Todi, Todi-Civitella del Lago, Civitella del Lago-Orvieto.

4.203 il numero di pellegrini provenienti da 57 nazioni e giunti ad Assisi nel 2022, facendo registrare così un +26% di pellegrini sui cammini francescani rispetto al 2021 e superando i 4.124 che si erano registrati nel 2019. A questi bisogna aggiungere i camminatori che si muovono lungo cammini non religiosi e bisogna altresì considerare quanti non effettuano alcuna registrazione.

Quello dei cammini è un fenomeno turistico che cresce sempre di più e che interessa maggiormente aree non solo a forte vocazione religiosa ma anche in considerazione dell’elemento Natura. I cammini infatti rientrano nel ramo del turismo sostenibile, dell’ecoturismo, del cosiddetto green tourism e dello slow tourism: viaggi più lenti in cui si privilegia la qualità dell’esperienza, alla scoperta di bellezze vicine, riducendo gli spostamenti e privilegiando quelli green, riscoprendo luoghi, tradizioni, cibo e cultura di questi territori.

In conclusione, anche alla luce dei dati sopra forniti, l’Umbria per vocazione, grazie alla sua ricchezza di paesaggio, e per costituzione, grazie all’opera dell’uomo,  rientra in questi parametri, mentre per sviluppo e per scelta de fruitori sta diventando sempre più protagonista di questo tipo di turismo che si esprime, e non poco, anche nel nostro Comune, rivelandosi quindi anche una imperdibile opportunità economica.

[1] Dati casa editrice Terre di Mezzo.

[2] Dati rilevati da Terre di Mezzo, editore, leader nelle guide sui Cammini.