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Mai più un’altra Cutro

Cutro: Il 26 febbraio un’imbarcazione è naufragata a pochi metri dalla costa, sono morte più di 70 persone, tra cui molti bambini. Tutto questo si sarebbe probabilmente potuto evitare, se solo la normativa nazionale ed internazionale in tema di soccorsi in mare fosse stata applicata da parte delle autorità italiane. 


La memoria e la storia  ci dimostrano di come l’uomo sia meschino e crudele. Di come la compassione, l’empatia, il dolore siano riservati solo a chi non è considerato diverso. 


Perché la morte di un solo bambino nato nel lato fortunato del mondo sconvolge, e la morte di bambini nati nel lato  sfortunato, lascia indifferenti? Perché qui, un quarantenne viene definito un ragazzo  e  un diciottenne morto annegato durante una traversata per la salvezza, viene definito un uomo? Perché la sofferenza e il lutto di quelle madri non sembrano essere paragonabili a ciò che si prova da questa parte?

Il benessere e la felicità pare debbano essere destinati solo a pochi.  Gli altri non la possono cercare, trovare, pretendere e nemmeno sognare.

Questa è la società di oggi, alle prese con frivolezze, slogan e immagini, che resta impassibile agli eventi, per quanto tremendi, che rimane inerme di fronte agli orrori del mondo. Che troppo spesso odia chi più ha bisogno, trovando il nemico nel più debole e cercando di emulare il potente.

Ma ciò che sfugge ai razzisti, agli indifferenti e a questa epoca è che l’immigrazione è parte dell’uomo, che sempre sarà spinto a muoversi per necessità, per paura, per amore, per avventura, per conoscenza.

Il mondo appartiene a tutti, non esistono confini e muri che potranno fermare questa magnifica mescolanza. E noi abbiamo il dovere di accogliere, di tendere una mano a chi, in fondo, vorrebbe solo vivere una vita dignitosa e poter sperare.

Sosteniamo le ONG, le associazioni di accoglienza, l’inclusione sociale. Sosteniamo il lato buono della società.

 Chiunque ostacola, odia, disprezza  o si gira dall’altra parte è complice di ogni morte, di ogni pianto disperato di bambini annegati, di ogni mano di padre che non è riuscito a trattenere quella del figlio, di ogni grido straziante di madre che assiste impotente.

Il Governo è responsabile di nefaste politiche sull’immigrazione e delle loro conseguenze. Chiunque le appoggi si reputi coinvolto.