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PLASTIC FREE SBARCA A GUALDO CATTANEO

PLASTIC FREE SBARCA A GUALDO CATTANEO

Dal capoluogo alle frazioni, la prima passeggiata contro l’abbandono di plastica e rifiuti

 

Quella di Plastic Free ODV Onlus è una storia che ha dell’incredibile. Nata appena due anni fa, nel 2019, ha conosciuto una crescita vertiginosa che l’ha portata rapidamente a coinvolgere una nazione intera. Oltre 900 i referenti dell’associazione in tutta Italia, uniti da un’unica missione: ripulire il mondo dalla plastica.

Da decenni ormai si parla e si sente parlare dell’impatto umano sugli equilibri del nostro pianeta e della minaccia che questa “impronta” può rappresentare per il nostro futuro, quello che almeno fino ad oggi è sembrato mancare invece, è una risposta concreta a tali problemi. E come fortunatamente spesso accade, quando le istituzioni non sono attente a portare avanti le giuste cause, gli uomini di buona volontà si armano dal basso e si mettono all’opera per fare la loro parte e provare a cambiare il mondo un passo alla volta. O forse è più corretto dire, un sacco alla volta, perché è questo che fa Plastic Free, arma le sue brigate di volontari con sacchi blu e neri e organizza dei veri e propri blitz in aree sensibili dei vari territori per ripulire l’unico vero sporco mai apparso in natura: quello prodotto dall’uomo.

Questo lo spettacolo andato in scena contemporaneamente, a Gualdo Cattaneo come in tutta Italia, lo scorso 26 settembre. Oltre settanta appassionati volontari, tra cui non mancavano i bambini e il sindaco, armati da sacchi e buona volontà, ha percorso e ripulito strade e spazi degradati in diverse parti del territorio comunale, arrivando a raccogliere e differenziare più di 1100 kg di rifiuti abbandonati in una mattinata. Appuntamento questo, che bissava quello dello scorso 11 luglio, prima vera uscita del gruppo sul territorio gualdese, che aveva registrato la raccolta di altri 270 kg tra il centro storico e la via che conduce al campo sportivo, “il Bosco”.

Numeri che ci invitano a riflettere. In primis sul fatto che anche piccoli comuni rurali come il nostro, al di là di ogni aspettativa, sono afflitti e non poco, dal morbo dell’inquinamento da abbandono abusivo, occasionale o organizzato, di rifiuti più o meno pericolosi. In secondo luogo sul fatto che, se pochi km di passeggiata nel comune di Gualdo Cattaneo danno simili cifre, qual è la situazione di realtà più antropizzate o più esposte a farsi catalizzatore dell’incuria umana, come le foci dei fiumi e le località balneari? Il quadro che si tratteggia è tutt’altro che ottimistico e richiede misure d’intervento sempre più incisive. Non solo per continuare sempre con maggiore impegno la battaglia fondamentale che associazioni come Plastic Free stanno portando avanti in tutto il mondo, ma anche e soprattutto per prevenirle queste battaglie. Perché il fatto che tante persone si impegnino per ripulire il mondo è un fenomeno che dà speranza ed è fondamentale che prosegua con sempre maggior forza, ma la capacità di mantenere pulito quanto recuperato è imprescindibile, se non cruciale. Il senso d’appartenenza a un mondo più grande e unito che lega i volontari del comune di Gualdo come quelli di tutta Italia, non può e non deve più essere trascurato dalla politica. Tanto da quella locale quanto da quella centrale. Perciò, se è certamente bene vedere che il sindaco s’impegna in prima persona per ripulire il territorio che è stato chiamato ad amministrare, è ancora più importante che sia capace di impegnarsi per mettere in atto quell’impegno a chiudere il ciclo dei rifiuti e a ridurre al massimo la produzione dell’indifferenziata che era stato annunciato in campagna elettorale. Fronte sul quale ancora molto resta da fare. 

Come aveva già compreso sul finire del Settecento Lavoisier: «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»; e la vera sfida dei nostri tempi è aggiungere a questo postulato una postilla: tutto si ricicla. Direzione che ad oggi sembra clamorosamente scivolata in secondo piano anche all’interno dei piani del Green New Deal, sempre più concentrato sulla transizione energetica a discapito delle tante azioni, se vogliamo anche più semplici ed economiche, finalizzate invece a ridurre il fabbisogno di energia. 

La linea è tracciata e la scienza ha già espresso il suo verdetto: cambiare, evolvere il nostro modo di stare al mondo, oppure perderlo il mondo; almeno per come noi lo conosciamo. Perciò, se la politica non trova da sola il coraggio di fare la cosa giusta, che sia lo spirito di Plastic Free, lo spirito dei volontari, a soffiare sulla fiamma di un futuro diverso. Perché la posta in gioco è altissima e il passare del tempo impietoso. In attesa di risposte dall’alto, la battaglia per le strade continua a suon di sacchi e kg di rifiuti recuperati. Ad oggi, grazie a Plastic Free in Italia ce ne sono 1000 tonnellate in meno; non resta che continuare così. A Gualdo Cattaneo, già si aspetta il prossimo appuntamento.