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SCUOLE DI GIANO E BASTARDO TRA CREPE ED ESODI

Istruzione. Tema acchiappaconsensi, ormai inflazionato e troppo spesso traboccante di banalità. Caposaldo, pilastro e mezzo indispensabile per la formazione di persone ragionanti, pensanti e, si spera, competenti. La scuola, il luogo fisico dove questo processo formativo muove i primi passi, il luogo dove si trascorre la maggior parte del tempo nei primi anni della nostra vita, il luogo dove si impara la socializzazione. Ma cosa succede quando il luogo, la scuola, e il processo istruttivo sono visibilmente in crisi da tempo? È questa la problematica che affligge l’Istituto Omnicomprensivo di Giano Dell’Umbria e Bastardo. Da qualche anno si registra un esodo di bambini e ragazzi da questa scuola verso quella di Montefalco. Il tutto è iniziato abbastanza in sordina (tra i migranti si ricorda, tra gli altri, anche il figlio dell’attuale primo cittadino) fino a quando lo spopolamento delle classi ha iniziato a minacciare la formazione delle classi stesse. Allo stato attuale delle cose, per l’anno scolastico 2016/2017, la scuola elementare di Giano avrà solo tre iscritti alla classe prima. Da ex alunna delle scuole di Bastardo, ricordo che già da allora, e ormai è passato qualche anno, spesso si presentava il problema della formazione delle classi alla scuola di Giano per mancanza di iscritti. Telefonate ai genitori da parte della scuola per “consigliare” a quale sede iscrivere i propri figli, succedevano allora e succedono anche adesso a quanto pare. Tra chi difende il suo diritto di frequentare la scuola del proprio paese e chi non vuole lasciarlo e recarsi in un altro per permettere il raggiungimento del numero minimo di iscritti, rende arduo il raggiungimento di un compromesso. Non si tratta di decretare un vincitore, si tratta di capire cosa è meglio fare per i ragazzi e per il loro futuro scolastico, tenendo conto ovviamente dell’ottimizzazione delle risorse, ormai da tempo troppo carenti. Ora questa protesta si concretizza iscrivendo i propri figli alla scuola di Montefalco. I genitori giustificano questa scelta perché corrisponde alle loro necessità ma la questione vera è la seguente: Montefalco permette una continuità di insegnamento da parte degli stessi docenti per tutto il percorso scolastico, cosa che purtroppo non avviene e non è mai avvenuta a Bastardo, specialmente alla scuola media, e attualmente, ma in misura minore, anche alla elementare. Questo problema si trascina ormai da anni e ora sta raggiungendo il suo apice. Inoltre, i problemi strutturali di una intera ala dell’edificio delle scuole elementari di Bastardo aggrava ulteriormente la situazione di tensione creatasi. Ovviamente anche questo fattore gioca un peso importante sulle scelte che operano i genitori. Nel luglio del 2015 un’ala dell’edificio è stata dichiarata parzialmente inagibile e da allora due classi, le quinte, sono state spostate alle scuole medie. A quanto sembra, i fondi per i lavori di intervento alla struttura sono stati stanziati ma non erogati dalla Regione Umbria e quindi il Comune di Giano Dell’Umbria è tutt’ora in attesa di riceverli e poter così riuscire ad intervenire. La situazione, purtroppo, non sembra che si sbloccherà a breve e anche il prossimo anno le classi quinte resteranno presso l’edificio delle scuole medie. I problemi statici di questa parte dell’edificio stanno provocando seri danni anche alla struttura che ospita la scuola materna, di più recente costruzione rispetto all’altra. Lo smottamento ha causato infiltrazioni d’acqua e allagamenti che stanno deteriorando l’edificio. L’anno scolastico sta per terminare e il prossimo porterà con sé sicuramente dei cambiamenti. La situazione, che ha raggiunto livelli critici, deve costantemente essere monitorata. L’obiettivo devono restare sempre i bambini e i ragazzi, offrire loro la miglior istruzione possibile in adeguati spazi ed edifici. Certo è che in questo clima per niente sereno, possiamo solo immaginare cosa risponderanno i genitori e gli alunni alle domande proposte dal questionario di gradimento!