Le biblioteche sono la prova tangibile della nostra cultura. Sono il contenitore per eccellenza. Sono scrigni che racchiudono il tesoro più prezioso che abbiamo: sono il nostro passato e il nostro presente, sono gli strumenti per comprendere il futuro. Ho sempre avuto una venerazione per l’oggetto libro, per ciò che poteva insegnarmi, perché me lo avrebbe sempre potuto dire ogni volta che lo avessi aperto. E ho sempre considerato le biblioteche quasi come dei luoghi sacri, in cui entrare in punta di piedi, senza fare rumore, con lo sguardo circospetto e sempre in religioso silenzio. Ora, a distanza di un po’ di tempo, alcune convinzioni che avevo sono sicuramente cambiate.
Anche Gualdo Cattaneo, come ogni altro comune, è fornito di una biblioteca suddivisa in due sedi: una parte è dislocata a San Terenziano dove è presente la sezione di libri di lettura per bambini fino a 9 anni; la seconda sede è proprio a Gualdo Cattaneo dove è presente la sezione di libri di lettura per bambini e ragazzi dai 9 anni in su. In teoria, proprio in virtù della presenza di questa tipologia di libri dedicata ad una fascia di età molto giovane, è il luogo più adatto in cui far compiere ai bambini, e successivamente ai ragazzi, questo primo passo verso questo meraviglioso mondo. Gli effetti positivi della lettura sono molteplici, anche per i più piccini: migliora lo sviluppo relazionale ed affettivo, amplia gli orizzonti, accresce le conoscenze, perciò è anche un elemento che concorre alla crescita civile e sociale di una comunità. Nonostante il numero di accessi abbia visto un incremento nell’ultimo periodo, restiamo comunque su valori bassi e credo che questo sia un vero peccato. Sicuramente influisce il fatto che questi due spazi, per la necessità di ottimizzare i fondi, siano aperti solo per due giorni a settimana, ma credo che proprio questo motivo debba spingere a lavorare di più. Dopo una gestione iniziata nel 2012 e affidata alla società T.E.C.A., quest’anno la gara è stata vinta dalla Società Cooperativa Sistema Museo che ha preso in gestione questi spazi il 1° aprile. Il contratto scadrà a luglio e sicuramente non vi è abbastanza tempo per organizzare chissà quali eventi, ma credo che sia questa l’occasione per lanciare le basi e pianificare una progettualità di proposte e laboratori per il futuro. Di notevole importanza è sicuramente l’impegno donato dai volontari dell’associazione “Ci Incontriamo”, che in collaborazione con T.E.C.A. prima e con Sistema Museo ora, si occupa di organizzare eventi rivolti ai più piccoli anche negli spazi della biblioteca e investono parte del loro tempo nel garantire ulteriori aperture di queste biblioteche. Un impegno sicuramente nobile che ha visto crescere questo slancio in particolar modo con l’elezione del nuovo consiglio direttivo. Anche l’Amministrazione Comunale ha di recente contribuito al miglioramento del servizio bibliotecario fornendo questi spazi di due computer investendo nel progetto una parte dei fondi destinati alle politiche giovanili.
Personalmente credo che si possa, e si debba, fare di più. A volte questi “luoghi sacri” hanno bisogno di un po’ di rumore portato dalla frequentazione delle persone, dallo scambio di idee e dal vociare dei bambini. Le biblioteche devono aprire le loro porte, non devono chiudersi in se stesse, devono essere propositive. E’ proprio in piccoli centri come Gualdo Cattaneo che la comunità ha bisogno di spazi come questi, ma devono essere spazi dinamici, attivi, specialmente se il servizio che offrono è rivolto ai più piccoli, agli adulti di domani. Qualcosa inizia a muoversi. In occasione dell’ evento “il Maggio dei Libri” nelle biblioteche di Gualdo Cattaneo, tra il 16 e il 18 maggio, verranno organizzate delle letture di storie adatte ai bambini che poi dovranno cimentarsi nel disegno. La premiazione dei lavori si svolgerà al Parco Acquarossa il 22 maggio e ovviamente il premio consiste in una donazione di libri. E’ sicuramente un buon primo passo, un punto di ripresa, ma l’impegno necessita soprattutto di costanza. Il servizio offerto dall’associazione di volontari, genitori dei bambini del comprensorio, è degno di un apprezzamento positivo ed è un sostegno fondamentale, ma, sarò retorica e qualunquista, la spinta principale deve venire proprio dalle amministrazioni. Comprendo, conosco e sono consapevole delle problematiche relative alla gestione della cosa pubblica con fondi sempre più irrisori, specialmente in realtà piccole come quella in cui, malgrado tutto, ho il piacere di vivere, ma credo fermamente che se vogliamo ripartire dobbiamo farlo dall’unica cosa di cui siamo estremamente ricchi: la cultura. Un po’ alla volta, incentiviamo posti come le biblioteche, è un investimento a lungo termine, è un investimento rivolto al futuro.