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TURISMO: ANALISI E CONFRONTI SUI DATI DEL 2023

Le elezioni amministrative di giugno si avvicinano sempre più ma la campagna elettorale stenta ad entrare nel vivo, viste anche le difficoltà dello schieramento di centrosinistra nel costruire una proposta attorno al candidato sindaco che ora ha un nuovo nome e un nuovo volto dopo il passo indietro di Tizzi.

Lo scorso mese la presentazione di Enrico Valentini, che si propone per il secondo mandato, è stato l’evento politico del momento viste le personalità di spicco, a livello regionale e nazionale, accorse con fronte compatto per sostenere la sua candidatura (ne abbiamo parlato qui). In quell’occasione il Sindaco Valentini nel suo breve discorso si è soffermato molto sulla crescita turistica registrata nel nostro Comune nell’ultimo anno e, più in generale, durante tutto il suo mandato a riprova del grande lavoro messo in atto da questa amministrazione e l’apporto positivo delle scelte della giunta regionale.

Ma andiamo con ordine: partiamo dai numeri dati dal Sindaco Valentini per poi confrontarli con i dati della Regione relativi all’anno 2023.

Nell’occasione della presentazione della sua candidatura, i numeri dati dal Sindaco Valentini sono indubbiamente di impatto: ha parlato di un aumento dei pernotti che sono passati da 28 mila del 2018 a 45 mila nel 2023, con un aumento di 17 mila pernotti. Ha aggiunto inoltre che questa crescita positiva è stata favorita dal potenziamento dell’aeroporto “San Francesco d’Assisi” di Perugia.

Quello su cui vorrei porre l’attenzione è l’analisi di questi dati e l’inserimento di queste ed altre informazioni in un contesto più ampio che possano far comprendere sia la complessità che la potenzialità del settore turistico dal punto di vista economico.

I dati pubblicati dalla Regione Umbria per l’anno 2023 riportano queste cifre per il nostro Comune:

ITALIANI

ARRIVI: 10.761 – PRESENZE: 26.574 – PERMANENZA MEDIA (giorni): 2,47

STRANIERI

ARRIVI: 3.740 – PRESENZE: 19.328 – PERMANENZA MEDIA (giorni): 5,17

Si registra un calo della permanenza media rispetto al 2022 sia per gli italiani (- 3,1) che per gli stranieri (- 18,3).

Forse il signor Sindaco faceva riferimento al numero di presenze, la cui somma di italiani e stranieri è oggettivamente in crescita (nel 2016 sono state registrate 28.762 presenze totali mentre nel 2023 45.902).

A diminuire progressivamente però è la permanenza media totale in giorni che è passata da 3,96 nel 2016 (anno che ha registrato il numero più elevato) a 3,17 nel 2023. Chi opera nel settore sa perfettamente che ciò che incide e allo stesso tempo è obiettivo di crescita, è l’aumento della permanenza media che nel nostro Comune registra ogni anno un progressivo calo. In tutto questo discorso va specificato che una buona parte dei pernotti registrati appartengono non alla categoria turistica ma a pernottamenti effettuati per trasferte di lavoro, le quali hanno un impatto economico diverso sul territorio.

In occasione del suo discorso il Sindaco Valentini ha sottolineato come questo aumento sia dovuto anche allo sforzo messo in campo dalla Regione per potenziare le tratte aeree del principale aeroporto della Regione.

Indubbiamente il potenziamento delle infrastrutture apporta dei benefici al territorio, e di questo bisogna prenderne atto anche nelle periferie (del problema dei trasporti ne abbiamo parlato qui), ma qual è la ricaduta effettiva nel nostro Comune?

Vediamo quali sono attualmente le tratte attive da e per Perugia: Londra, Rotterdam, Bruxelles, Cracovia, Bucarest, Tirana, Malta, Barcellona, Bergamo, Milano, Brindisi, Lamezia Terme, Catania, Palermo, Cagliari, Olbia. Probabilmente, per tendenza turistica e per necessità familiari, queste tratte possono essere maggiormente sfruttate dall’Italia verso queste destinazioni che non il contrario. Ma, come dicevo, il miglioramento delle infrastrutture non può essere mai un demerito. E questo miglioramento nei flussi c’è realmente stato:

ANNO PASSEGGERI
2023 532.478
2022 369.222
2021 144.939

Fonte: Assaeroporti.

Quale tipo di incidenza ha avuto questo sforzo negli arrivi registrati nel 2023?

Questi i dati del 2022:

Quello che si evince è innanzitutto, come abbiamo precedentemente appurato, la diminuzione della permanenza media. Inoltre per quanto alcune nazionalità appartengono alle tratte presenti nell’aeroporto umbro, la fetta maggiore di turisti ha diversa provenienza (bisogna anche considerare che molte tratte vengono attivate solo per determinati e circoscritti periodi dell’anno). Inoltre, quanto di quel flusso proveniente dall’aeroporto è spalmato su tutto il territorio regionale arrivando fino al nostro Comune che non si trova di certo nelle immediate vicinanze dello stesso? Infondo conosciamo bene le difficoltà del muoversi in Umbria senza un veicolo, che sia di proprietà o noleggiato.

Il turismo incoming è sicuramente più vantaggioso per il paese ospitante rispetto a quello outgoing in quanto si attira nel Paese un flusso economico che dall’esterno viene portato all’interno; pertanto ben venga questa crescita la quale, come quella nazionale, necessita però di essere potenziata e stabilizzata nella permanenza media.

Fare turismo è una manovra politica programmata e a lungo termine estremamente complessa che prevede il coinvolgimento di più operatori e settori per costituirla: non basta creare l’attrattiva, valorizzandola e promuovendola, ma bisogna costruire intorno ad essa una serie di servizi che la rendano accessibile, fruibile e godibile al più vasto numero di persone. L’attrattiva è sicuramente la componente primaria dell’offerta, ma sono i servizi a renderla fruibile, tanto da essere essenziali; tra questi abbiamo in primis l’ospitalità e i trasporti, a seguire il sistema di informazioni, di assistenza, di accoglienza, di guida e di intrattenimento e, a corollario ma non meno importanti, negozi, banche, uffici, impianti sportivi, ecc.

Tutto questo va studiato preventivamente e programmato, pianificato, messo a sistema coinvolgendo gli operatori del settore indicando la strategia e la strada a lungo termine da seguire, così da investire al meglio le risorse a disposizione. L’immagine dell’Umbria sta vivendo un trend positivo da dopo il periodo della pandemia, merito di vari fattori che, combaciando, hanno permesso questa crescita. Questo flow va seguito e incentivato, magari evitando scivoloni come l’emendamento Puletti, con programmi ad hoc per territori che, come il nostro, risultano essere più marginali rispetto ai principali flussi turistici e che bisogna riuscire ad intercettare. Gli operatori del settore turistico in Umbria, e non solo, si stanno già preparando ai due grandi eventi che nel prossimo biennio ci toccheranno da vicino e che porteranno un aumento ancora maggiore dei flussi turistici: sto parlando del Giubileo del 2025 e degli 800 anni dalla morte di San Francesco nel 2026. Due importanti occasioni da non sottovalutare.

 

 

I dati della Regione Umbria sul turismo sono consultabili qui.