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Mentre domenica scorsa al teatro comunale di Gualdo Cattaneo si avviava ufficialmente la campagna elettorale di Riccardo Tizzi che si presentava nel Capoluogo per farsi conoscere, in Abruzzo il campo larghissimo, cavallo di battaglia della locale classe politica Gualdese, si schiantava nelle urne. Forse anche questo ci ha fatto svegliare all’indomani della presentazione del centro sinistra con più dubbi che certezze.

Il Pd Gualdese sembra voler continuare a strizzare l’occhio a destra tanto “i compagni ci voteranno sennò rivincono gli altri“. Il Movimento Cinque Stelle sogna il primo Sindaco in Umbria ma in concreto è inesistente a livello territoriale. Gli Ex Ras del PD usciti 5 anni fa per sostenere la destra, oggi sono “civici” riabilitati, amici e di nuovo alleati: a teatro inviano solo i propri emissari preferendo restare “dietro le quinte”. L’attuale minoranza consiliare teoricamente è parte della coalizione anche se sostanzialmente sarà fuori dal progetto: cinque anni di lavoro ed esperienza politica gettate nel cestino. A ciò aggiungiamo che gli ex Socialisti, ormai civici che volgono lo sguardo al destra, e che la sinistra radicale è morta e sepolta, ci domandiamo se, a sostegno del professore di spagnolo, ci sia un’accozzaglia di persone o un insieme di idee comuni.

Con queste premesse il lavoro di Riccardo Tizzi, ad oggi più battitore indipendente un po’ spaesato che play-maker, si fa veramente duro anche se lui sembra provarci buttando il cuore oltre l’ostacolo per “cavar sangue dalle rape“: si affanna a costruire rapporti, vuole tentare di riaprire il dialogo con il popolo della sinistra e si pone come obiettivo quello di dar voce agli scontenti che spesso alimentano la quota dell’astensione e che a Gualdo qualcuno sembra considerare semplicemente dei voti da poter spostare.

Se il candidato Sindaco da l’impressione di essere una figura spendibile, capace di parlare di temi generali spesso tabù nel nostro territorio come la lotta al campanilismo, all’opportunismo, al clientelismo; capace di porsi come obiettivi il rilancio del ruolo del Consiglio Comunale e la costruzione di un rapporto più compiuto tra cittadinanza e istituzioni, in concreto a pochi mesi dalle elezioni il progetto appare ancora agli albori. Di domenica scorsa infatti rimane negli occhi una fotografia: Tizzi solo sul palco senza nessun esponente delle forze politiche e civiche che lo sostengono a dargli manforte e poco entusiasmo intorno.

Ben altro clima si è respirato invece alla ripresentazione della lista Obiettivo Gualdo del sindaco uscente Valentini che, nella cantina Tenuta di Saragano, ha potuto contare sul sostegno di un mondo del centro destra molto coeso e tutt’altro che timoroso nel rivendicare la propria identità. Moderati dal giornalista Paolo Bianchini, al microfono si sono susseguiti dalla governatrice Tesei, all’europarlamentare Peppucci, dal senatore Zaffini ai rappresentanti regionali dei partiti che appoggiano la lista: Alessandrini per la Lega, Squarta per Fratelli d’Italia e Fiammetta Modena per Forza Italia. Il tutto condito dalla presenza di tanti altri colleghi sindaci di Valentini che ci hanno tenuto a far sentire la propria vicinanza al sindaco gualdese.

Al netto delle tante considerazioni più o meno condivisibili espresse nei vari interventi, dalla condanna di Squarta dei “50 anni di macerie lasciati dalla sinistra” cui non è pensabile rimediare in pochi anni, all’ammissione di Zaffini che dopo aver passato decenni solo a “sfasciare” il lavoro degli altri visto che si stava all’opposizione occorre tempo per costruire le competenze di una classe dirigente, solo un elemento è parso chiaro.

Tutti erano lì per la persona Enrico Valentini. Parole di encomio sono state spese da tutti i partecipanti, che forse di Gualdo sapevano molto meno di quanto avrebbero voluto far credere, ma di sicuro si sono mostrati pronti a spendersi per il sindaco uscente. Fiammetta Modena ne parla addirittura come di “un punto di riferimento della buona amministrazione“.

Sindaco che ha chiuso la trafila degli interventi con un filo di commozione, sottolineando i quasi 2000 appuntamenti tenuti con i cittadini in questa legislatura, la risoluzione del problema dell’acqua a San Terenziano, la soluzione del problema delle scuole e la spinta al turismo. Soprattutto però, rivendicando di esser stati capaci, insieme alla sua squadra, di riportare dignità alla figura del sindaco, che da entità semi sconosciuta quale era, ora è finalmente in mezzo alla gente, alla quale non chiede “un voto di fiducia” ma di scegliere di continuare insieme il percorso intrapreso. Al di là di un po’ di retorica, inevitabile in campagna elettorale, Valentini ha anche trovato il modo per ringraziare il gruppo di minoranza per la capacità di cooperare nell’interesse della causa comune. Nessuna indiscrezione invece sui nomi che andranno a comporre la nuova squadra di Obiettivo Gualdo o sulle nuove proposte programmatiche.

Il primo round sembra tutto a favore del Sindaco uscente Valentini ma il grande schieramento di forze messo in campo, le autorità politiche regionali della destra tutte presenti per la riconferma del Sindaco di Gualdo Cattaneo sono segnale di forza e compattezza o di paura? E dall’altra parte Tizzi riuscirà a riaccendere un po’ di entusiasmo e fiducia in un popolo della sinistra sempre più rassegnato e distante dalle urne?

Redazione

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Il Sadadì è un’esperienza che nasce per far luce sulle ombre che avvolgono le aree marginali di questa Italia piena di sgomento e di racconti a metà. Per aprire finestre sul legame tra le vicende dei grandi palazzi e le loro ripercussioni sulla galassia di piccoli paesi che li circonda. Il blog è aperto e le nostre bio sono in calce, perché chi ha il coraggio di dire, deve avere anche il coraggio di mettere la faccia di fianco alle proprie idee. Tutto è pronto, che il racconto abbia inizio.

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