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Nelle competizioni elettorali dei Comuni il Sindaco uscente è spesso favorito, ha la possibilità di raccogliere la semina dei cinque anni di mandato, può far valere il suo operato e riscuotere la fama di cui, specialmente nei piccoli borghi, il primo cittadino gode. Ecco dunque che per sfidare alla pari un Sindaco che si ripresenta c’è bisogno di entusiasmo, carattere, idee chiare e determinazione. Nella prima uscita pubblica di Luca Malossi, l’antagonista di Manuel Petruccioli, attuale Sindaco di Giano dell’Umbria la sensazione è che la rincorsa possa essere meno impossibile di quello che si pensa.

Poliziotto cinquantenne, segretario regionale del Siulp (Sindacato Unitario dei lavoratori della Polizia di Stato), Luca dopo aver lavorato fuori per poi rientrare, dopo essere riuscito insieme ad un gruppo di amici nella titanica impresa di fondare prima il settore giovanile e poi la prima squadra della Vigor Nuova Gualdo Bastardo, divenuta oramai fiore all’occhiello del calcio e riferimento per bambini e ragazzi del territorio, ha deciso di accettare la richiesta arrivata da più parti per scendere in campo in politica mettendo a disposizione della propria comunità la sua caparbietà e le sue idee.

Al centro sociale di Bastardo, luogo della sua prima uscita pubblica, si è respirato un bel clima: c’era moltissima gente ad ascoltarlo, sostenitori locali e futuri elettori, colleghi e amici di lunga data oltre a qualche curioso e “intruso” dei comuni limitrofi. Da sottolineare gli interventi a suo sostegno di Massimo Pici collega poliziotto e di Sindacato, Consigliere Comunale di Maggioranza a Perugia e della Sindaca di Assisi e Presidente della Provincia Stefania Proietti. Un appoggio “bipartisan” che sottolinea come al centro del progetto ci saranno le idee e la credibilità del candidato Sindaco e del gruppo che si sta creando intorno alla sua figura.

L’attuale minoranza Consiliare è tutta schierata dalla sua parte, i partiti del centro sinistra sembrano essersi convinti e hanno deciso di sostenerlo ma soprattutto tanti  cittadini si sono messi a disposizione del progetto: non parliamo di campo largo, termine che tanto piace ai giornalisti ma che spesso si concretizza in un cartello elettorale senza anima, siamo di fronte alla condivisione di un’idea di governo del territorio alternativa all’attuale maggioranza guidata dall’avvocato Manuel Petruccioli.

Malossi nel suo lungo intervento ha scelto alcuni filoni principali di discussione per lanciare la propria campagna elettorale e sui cui costruire il progetto per Giano dell’Umbria: Sanità, Istruzione, Sicurezza, Ambiente e soprattutto il modello relazionale tra istituzioni e cittadinanza. Tutto partendo dal presupposto che la propaganda e l’arroganza di imporre le scelte senza condividerle con i cittadini da parte di chi amministra ha stancato. Un’analisi che pur legata alle esigenze locali cerca giustamente di inquadrare le questioni nel contesto generale, una novità nel particolarismo che spesso attanaglia la politica locale.

Sulla sanità ha sottolineato quanto secondo lui, il Sindaco Petruccioli sia stato subalterno alle scelte messe in campo dalla Regione Umbria sull’ospedale di Spoleto, un depotenziamento del presidio spoletino che penalizza anche i cittadini di Giano dell’Umbria, basti pensare che con questo nuovo assetto il pronto soccorso di Foligno è oberato di lavoro con attese interminabili per gli sciagurati avventori. A ciò Malossi aggiunge che il centro di Salute di Bastardo è sempre più una scatola vuota. La fotografia di una sanità umbra sempre più svenduta ai privati. Se è vero che le competenze sulla sanità sono della Regione, avallarle senza battere ciglio è un errore che un Sindaco non può permettersi. Malossi afferma inoltre che alcune scelte sono state fatte anche a livello comunale, basta pensare alla fine del servizio Auto Amica: oggi le persone senza automobile che hanno bisogno di essere portate a fare delle visite devono rivolgersi al Servibus di Gualdo Cattaneo con relativo esborso economico.

Sulla scuola le preoccupazioni su cui accende i riflettori sono l’accorpamento degli Istituti di Gualdo e Giano, una riorganizzazione che rischia di far perdere lo status di istituto omnicomprensivo con possibile passaggio degli istituti superiori sotto Foligno o Spoleto con relativo rischio chiusura. Se a questo aggiungiamo i molti bambini e giovani studenti che si iscriveranno al nuovo polo di Gualdo Cattaneo, Malossi ritiene inderogabile l’apertura di un tavolo di discussione con il Provveditorato.

Sul tema sicurezza, cavallo di battaglia della destra nella campagna elettorale di cinque anni fa, Malossi attacca a spron battuto forte anche della sua conoscenza ed esperienza nel campo: fa notare che le videocamere di sicurezza del parco urbano di cui l’amministrazione si faceva vanto fin dal 2022 sono state collegate alla rete solamente da pochi mesi dopo una richiesta di accesso agli atti fatta dalla minoranza. A questo si aggiunge l’approssimazione del sistema controllo del vicinato, progetto che in pratica si è trasformato in una serie di gruppi whatsapp inutili e a volte anche dannosi visto che, a coordinare i cittadini, mancano le forze dell’ordine, uniche figure in grado di gestire correttamente le segnalazioni.

Quando si parla di ambiente non può mancare la centrale Enel, sito che si trova nel territorio di Gualdo Cattaneo ma che da sempre ha un impatto e delle conseguenze anche per Giano dell’Umbria. Della chiusura del sito rimane secondo Malossi una sola immagine dell’azione amministrativa del Sindaco Petruccioli, la foto che aveva postato alcuni anni fa mentre andava a Roma per discutere con i vertici Enel, uno spot pubblicitario: infatti mentre la Centrale Pietro Vannucci di Ponte di Ferro ha chiuso a Pietrafitta partirà un progetto sull’idrogeno.

Quando si discute di ambiente il riferimento alla gestione dei rifiuti non può mancare: Giano dell’Umbria da Comune riciclone è oggi a rischio ecotassa per l’incapacità di raggiungere livelli ottimali di raccolta differenziata, negli ultimi anni i cittadini assistono ad un continuo peggioramento del servizio a fronte di un incremento costante e continuo delle tariffe. La ciliegina sulla torta di questo disastro è per Malossi lo sperpero di soldi pubblici voluto da Zuccarini cinque anni fa e avallato anche da Petruccioli, l’epurazione del Consiglio di Amministrazione di Vus. Cambio al vertice illegittimo per i giudici che hanno condannato i Sindaci per danno erariale, uno spoil sistem che doveva rendere più efficiente l’azienda ma che alla prova dei fatti è risultato inutile.

Malossi conclude affermando che se i cittadini gli daranno fiducia, quella che metterà in campo insieme alla sua squadra sarà una rivoluzione cortese, un nuovo modello di relazione tra il Comune, primo presidio dello Stato nel territorio, e i Cittadini: basta con le decisioni d’imperio calate dall’alto, la costruzione di un vero modello partecipativo alle decisioni che dovranno essere prese dall’Ente e la fine dell’abbandono che molti a Bastardo denunciano saranno i primi veri cambiamenti per Giano dell’Umbria.

Non poteva mancare il “guanto di sfida”: il candidato Sindaco si è reso disponibile ad un confronto all’americana, noi siamo pronti a coordinarlo se gli sfidanti vorranno, cosa ne pensa il Sindaco Petruccioli?

Se Malossi riuscirà nell’ardua impresa di vincere prima e mettere in pratica le sue idee poi sarà il tempo a dircelo, Giano dell’Umbria come tutti i borghi dell’Italia rurale hanno davanti la sfida per la sopravvivenza: spopolamento, invecchiamento della popolazione, tessuto economico fragile, difficoltà nell’erogazione dei servizi e possibilità d’intervento sempre più limitate sono i grandi problemi che attanaglieranno tutti i Sindaci.

Una peculiarità del Comune nostro confinante è quello della comunità straniera molto numerosa, a dispetto di chi alimenta ed ha alimentato divisioni, paure e razzismo fino ad oggi, il comune di Giano dell’Umbria ha retto dal punto di vista demografico ed economico soprattutto grazie all’immigrazione. Sarà interessante capire quale modello si vorrà costruire e come queste comunità verranno concretamente integrate per far diventare veri nuovi Cittadini gli immigrati che vivono soprattutto a Bastardo. Petruccioli e Malossi magari ce lo racconteranno in Campagna elettorale e noi saremo pronti ad ascoltarli.

Alessandro Placidi

Alessandro Placidi

Operaio metalmeccanico e attivista sindacale. Amo fare sport all'aria aperta e viaggiare zaino in spalla, m'interesso di politica nazionale e locale. Non possiamo fare a meno di giudicare l'oggi per costruire il futuro: analizzare i fatti che accadono sotto casa nostra per inserirli nel contesto del mondo in cui viviamo può aiutarci a creare, anche in un "territorio disperso" come il nostro, una coscienza comune per costruire un mondo con meno disuguaglianze, razzismo, inquinamento e sfruttamento.

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