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Il 20 maggio si celebra la “Giornata mondiale delle api”, giorno in cui ricorre la nascita dello sloveno Anton Janša, (1734-1773) pioniere delle tecniche di apicoltura. La giornata, voluta dall’ Assemblea generale delle Nazioni Unite, nasce con l’intento di aumentare la consapevolezza dell’importanza degli insetti impollinatori, delle minacce che affrontano e del loro contributo allo sviluppo sostenibile.

Il nostro territorio, ricco di eccellenze, non è carente neppure in questo settore. Espressione di tradizione, innovazione e integrazione, è l’associazione culturale “Le Colline del Miele”. Ho avuto modo e piacere di parlare con il Presidente, l’architetto e assessore all’Urbanistica del Comune di Bevagna, Umberto Bonetti, che ha raccontato con passione e trasporto le origini di questa associazione, gli intenti che la muovono e gli obiettivi che intende raggiungere.

I: “Presidente, come e dove nasce l’associazione “Le Colline del Miele”?

B: “L’associazione è nata nel giugno del 2018 da lungimiranti fondatori, Andrea Cimarelli, Alessia Brunella e Graziano Gentili, nel Comune di Gualdo Cattaneo. L’associazione nasce con una splendida visione: unire due realtà, l’agricoltura e l’apicoltura; insieme, queste due realtà, avrebbero dovuto presidiare il territorio con azioni agronomiche sostenibili quali, ad esempio, la diminuzione dell’utilizzo di fitofarmaci o l’utilizzo di terreni incolti o abbandonati come pascolo apistico. Possiamo anche dire che l’associazione nasce a seguito dell’adesione del Comune di Gualdo Cattaneo alla rete Comuni Amici delle Api (iniziativa nata nel 2016 dall’idea di FELCOS Umbria, ANCI Umbria, APAU Associazione Produttori Apistici Umbri ed APIMED Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo per la salvaguardia dell’apicoltura. NdR): è stato il primo Comune italiano ad aderire alla rete e il primo ad installare la cartellonistica stradale a tema alle porte della città.”

I: “Successivamente alla sua fondazione, quale direzione ha preso questo lodevole progetto?”

B: “L’associazione è partita da un livello territoriale circoscritto e legato al Comune di Gualdo Cattaneo ma ben presto si è allargato al territorio del limitrofo Comune di Bevagna. Successivamente a questo allargamento dei ranghi ho assunto poi la carica di Presidente. Diciamo che come le api volano libere e non conoscono confini, così l’operato di questa associazione travalica i meri confini territoriali per realizzare un progetto più vasto che coinvolge più Comuni”.

I: “Ha accennato pocanzi che in questo progetto c’è anche l’intento di recuperare una tradizione radicata in passato in questo territorio”.

B: “Si, assolutamente. Basti pensare, ad esempio, che nell’antico stemma di Bevagna vi erano raffigurati 3 vasi di miele, segno questo che l’apicoltura e le attività ad essa correlate erano sicuramente presenti già in epoca antica (il nuovo stemma venne donato alla città da Papa Innocenzo VI nel 1360: stemma a scudo sannitico, con croce greca bianca in campo rosso. Dietro la croce vi sono le due chiavi petrine incrociate, d’oro e d’argento. Sulla sezione orizzontale della croce compaiono le tre lettere O S F, iniziali delle parole ob servatam fidem, per la fede conservata: Bevagna città guelfa, aveva dimostrato particolare lealtà e devozione allo Stato Pontificio. Ndr). Infatti uno degli obiettivi dell’associazione è anche quello di tramandare la cultura dell’apicoltura e del suo mestiere”.

I: “Quali iniziative sono state portate avanti fino ad oggi e quali sono attualmente in cantiere?”

B: “Nel 2021, proprio in occasione dell’ampliamento territoriale dell’associazione al Comune di Bevagna, è stato presentato un progetto intercomunale di apiturismo denominato “Seminare Bellezza”. Il complesso progetto che è stato redatto prevede itinerari di apiturismo coinvolgendo soggetti privati, che avrebbero messo a disposizione terreni incolti convertiti a pascolo apistico, agenti del settore turistico, dell’accoglienza, della ristorazione e gli apicoltori stessi che avrebbero mostrato concretamente il lavoro di apicoltura. Tutto ciò aveva come comune denominatore la biodiversità, la sua conservazione e tutela. Attualmente il progetto presentato è in graduatoria e speriamo che possa essere presto finanziato. Abbiamo poi realizzato delle proposte didattiche per le scuole che nel territorio di Gualdo Cattaneo hanno riscosso molto successo e che vorremmo venissero attuate anche nelle scuole di Bevagna, a seguito dello stop forzato delle attività a causa della pandemia. In linea generale, la proposta didattica intende raggiungere 3 scopi di apprendimento: uno legato alla biodiversità e all’ambiente, uno più legato a un’alimentazione sana (per la realizzazione nel ciclo produttivo di prodotti edibili quali miele e propoli) e come terzo aspetto l’approfondimento dell’ambito sociale inteso come vita civica (le api, operose e instancabili lavoratrici, ricoprono ognuna di loro un ruolo ben preciso nella società e forniscono un contributo importante ad essa). In questo periodo stiamo progettando, in collaborazione con una associazione di Foligno, la possibilità di porre 3 apiari per il bio-monitoraggio, e anche per scopi didattici, lungo la ciclabile Spoleto-Assisi nel il tratto dove abbiamo in progetto di realizzare la “Fioritura Ciclabile”: si tratta di 3 km seminati di pascolo apistico lungo questo importante percorso del turismo ciclabile.”

I: “Sono tutti dei progetti meritevoli. La dedizione è encomiabile e mi auguro che l’associazione possa crescere sempre di più e possa continuare a perseguire per lungo tempo questi obiettivi lodevoli di cui questo nostro territorio ha estremo bisogno. Proprio in merito al futuro, che visione ha l’associazione? In quale direzione proietta il suo impegno?”

B: “L’intento sarà quello di continuare a seminare bellezza, con tutti i valori che abbiamo toccato in questa nostra chiacchierata, ad iniziare dalla biodiversità, e al miglioramento dell’aspetto paesaggistico del luogo incentivando a seminare pascolo apistico. L’idea è proprio quella di far fiorire tutta la Regione e per fare questo c’è bisogno che associazioni come quella che rappresento siano il braccio operativo di un sistema più ampio che sia finanziato da misure economiche, come il PSR, che lavorino e contribuiscano in questo senso. Così che l’Umbria non sia più solo il cuore verde d’Italia ma anche un cuore ricco di colori.”

L’augurio è che ricorrenze come quella del 20 maggio, la presenza attiva sul territorio di associazioni come “Le Colline del Miele”, con le molteplici e diversificate iniziative proposte e progetti perseguiti nel tempo, possano istruire i piccoli e informare gli adulti sull’importanza di questo piccolo ma fondamentale insetto, la cui presenza è una cartina al tornasole dello stato di salute del nostro ambiente nonché importante parametro della biodiversità. Il Pianeta sta cambiando e la possibilità di rimandare un nostro intervento è ormai impossibile. Impariamo dalle piccole api: grande esempio di impegno, tenacia e laboriosità.

 

Ringrazio fortemente tutta l’Associazione “Le Colline del Miele” e il suo Presidente, architetto Umberto Bonetti, per la disponibilità dimostrata, per il calore con cui ha parlato dell’associazione e per la dedizione alla causa.

Sara Trionetti

Sara Trionetti

L’arte e la letteratura mi appassionano da sempre, perciò intraprendo studi classici. L’attaccamento all’Umbria si esprime in ambito accademico con tesi specialistiche legate al territorio, poi in ambito lavorativo, prestando servizio in molti musei della Regione, e infine come guida escursionistica e accompagnatore turistico. Con passione accompagno italiani e stranieri alla scoperta della storia, delle tradizioni, del buon cibo e della natura della mia amata Umbria. I tramonti mi commuovono, il panorama dalle vette delle montagne anche. Le mie giornate sono piene di ore di studio, escursioni con Foresta e sport. Sono cresciuta nel volontariato, attività che ho svolto con impegno e dedizione. Sono una di quelle persone che ha scelto di rimanere perché crede nelle potenzialità di questo territorio.

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