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La consultazione alle primarie del Pd tra gli iscritti di Gualdo Cattaneo ha visto prevalere Bonaccini con 7 voti seguito da Schlein con 6 e Cuperlo con 3 voti (16 partecipanti). Alle votazioni aperte a tutti hanno preso parte 97 persone e l’andamento ha confermato la tendenza degli iscritti con 50 voti per Bonaccini e 47 per la futura segretaria.

I numeri ci confermano una sostanziale spaccatura, un territorio restio ai cambiamenti e la mancanza di un voto d’opinione forte, quello che a detta di molti analisti al nord e nei centri più grandi ha messo il vento in poppa all’Onorevole Schlein portandola alla conquista del partito.

Tralasciando sul fatto che come da tradizione, la dirigenza locale non si sia schierata ufficialmente per uno o per l’altro candidato, l’esiguo numero degli iscritti e la partecipazione abbastanza ristretta ci pone più di un dubbio sul radicamento nel territorio del Pd. Ecco dunque che le questioni di carattere nazionale dovranno entrare dentro al dibattito politico territoriale, nella consapevolezza che è necessario uscire dal localismo che ha contraddistinto le discussioni e le campagne elettorali fino ad oggi domandandosi anche se, la classe dirigente del Pd di Gualdo Cattaneo, sia in grado di incarnare quell’istanza di rottura che si è respirato nei gazebi del Paese.

Se la “borghese” Elly Schlein riallaccerà il rapporto con il popolo non tradendo la voglia di rinnovamento che ha caratterizzato la sua elezione, anche a costo di perdere qualche pezzo dell’attuale struttura burocratica, sarà il tempo a dircelo.

In che maniera gestirà gli equilibri interni al partito e quale sarà il suo atteggiamento nei confronti dell’ala riformista sconfitta dalle urne del congresso in questa fase di transizione, che tipo di opposizione metterà in campo, quali alleanze sociali e politiche proverà a costruire nel Paese. Quanto quindi a sinistra orienterà concretamente il Pd lo vedremo strada facendo, perché i politici non si misurano sulle intenzioni ma sulle scelte. I facili entusiasmi dei giornali di centro sinistra dovranno fare i conti con il posizionamento concreto del “nuovo” Pd a partire dalle riforme istituzionali alle porte (autonomia differenziata, presidenzialismo e sistema elettorale), nell’ambito degli assetti internazionali partendo dal rapporto con Usa e Nato (guerra e armi all’Ucraina) e su precarietà e lavoro.

Fino ad ora la svolta è stata a corrente alternata. La vera contrapposizione alla Presidente Meloni, Elly Schlein l’ha fatta sostanzialmente su migranti e diritti civili, tralasciando le questioni delle armi e affrontando il tema lavoro solo parlando di salario minimo.

Un nuovo termine è comunque entrato nella dialettica politica del Pd: Cacicchi. Come ci spiega wikipedia, il termine cacicco “in Spagna, ha preso ad indicare quei grandi proprietari che, avendo ridotto in una situazione di totale dipendenza le comunità locali, perlopiù rurali, finivano per controllare la vita politica, economica e sociale di intere regioni”.

La domanda che occorre porci quindi è se, l’Onorevole Schlein, quando li ha nominati si rivolgeva solo ai signori delle tessere o più in generale a coloro che sui territori, perlopiù attraverso sistemi clientelari, controllano numeri considerevoli di voti e hanno appoggiato in passato il partito e se, il Pd vorrà rompere il legame con questi “professionisti del voto clientelare” come faceva notare Nello Trocchia sul quotidiano Domani.

Visto l’esiguo numero è chiaro che i signori delle tessere a Gualdo Cattaneo non esistono ma i “cacicchi” locali non sono estinti. Dopo essersi riposizionati a destra per salire sul carro dei vincitori, sembrano ora temporaneamente in disparte aspettando l’occasione giusta per riemergere. A poco più di un anno dalle elezioni comunali anche chi dirige il Pd locale dovrà farsi la stessa domanda della segretaria ponendosi il problema se affidarsi a loro, stringendo un patto elettorale per costruire l’ennesima coalizione che con il motto “tutti dentro contro i brutti e cattivi di destra” che al massimo può portare alla semplice sostituzione al potere, o tentare di costruire una coscienza nuova, alternativa ed indipendente di sinistra.

Come fatto fino ad ora nei più di cento articoli pubblicati, come blog faremo da osservatori e tenteremo l’apertura di una discussione con chiunque voglia ascoltarci, leggerci, criticarci e magari anche confrontarsi con noi invece di sfuggire. Sabato 1 aprile alle ore 17, abbiamo organizzato la seconda iniziativa pubblica: dopo aver parlato di Acqua a S. Terenziano la scorsa estate, discuteremo di Autonomia Differenziata a Gualdo Cattaneo con la presenza del Prof. Volpi, prestigioso Costituzionalista. Invitando tutti i nostri lettori a partecipare all’evento, restiamo in attesa di saper dal Signor Sindaco e dai Funzionari se, la sala del Consiglio sarà “concessa” da quest’amministrazione come accaduto fino ad oggi per i più svariati eventi, perlopiù culinari e ricreativi.

Alessandro Placidi

Alessandro Placidi

Lavoro nella Pubblica Amministrazione come istruttore contabile dopo aver fatto per anni l'operaio metalmeccanico. Sono attivista sindacale della CGIL, amo fare sport all'aria aperta e viaggiare zaino in spalla; m'interessa la politica nazionale e locale. Non possiamo fare a meno di giudicare l'oggi per costruire il futuro: analizzare i fatti che accadono sotto casa nostra per inserirli nel contesto del mondo in cui viviamo può aiutarci a creare, anche in un "territorio disperso" come il nostro, una coscienza comune per costruire un mondo con meno disuguaglianze, razzismo, inquinamento e sfruttamento.

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