L’undici aprile scorso il Consiglio Comunale di Gualdo Cattaneo ha approvato il bilancio previsionale 2023, l’ultimo documento sia tecnico che politico per l’amministrazione Valentini se si considera che, il prossimo anno, in vista delle elezioni del Sindaco e del conseguente rinnovo del Consiglio Comunale dovrebbe essere predisposto un documento più “transitorio”.
Gli annunci a mezzo stampa del giorno seguente, ancora più della discussione in Consiglio Comunale, delineano quale sia l’idea dell’amministrazione guidata dal Sig. Sindaco Valentini e dalla sua Giunta sul documento approvata: “[…] Nessuna aumento delle tasse, sostegni sociali strutturali, investimenti con sguardo puntato sui soldi in arrivo dal Pnrr […] e numeri del turismo che certificano il lavoro svolto, tutto questo malgrado le oggettive difficoltà legate al caro energia e alle minori entrate derivanti dalla revisione degli scaglioni Irpef introdotti nel 2021”. [1]
La narrazione utilizzando tematiche e numeri in maniera strumentale può essere un buon modo di fare propaganda ma, scimmiottare la politica spettacolo dei leader nazionale a livello territoriale, può apparire ridicolo. I nostri articoli del 2021 e del 2022 (qui, qui) sul bilancio entrerebbero anche nel merito delle questioni di questo Dup e, in attesa di avere i dettagli dei numeri, sul sito istituzionale non abbiamo trovato ancora molto, ci accontentiamo di darne una lettura generale.
Gli entusiasmi delle interviste, sono riportati alla triste realtà dell’analisi macroeconomica dello stesso Dup. Nella premessa del documento viene come sempre riportata l’analisi di contesto e, l’economia umbra a causa del “calo del reddito reale delle famiglie dovuto alle pressioni inflazionistiche”, rischia “attese particolarmente negative per gli operatori del turismo e del commercio al dettaglio”. Se a ciò aggiungiamo che una frenata arriverà certamente anche dall’edilizia soprattutto a causa della cancellazione del superbonus e che, negli scambi con l’estero “Solamente le vendite di prodotti agricoli hanno registrato una diminuzione” risulta chiaro quanto l’economia Gualdese rischia di collassare.
Chiunque abbia avuto la volontà di leggere il documento unico di programmazione, e quanto questa voglia sia venuta a molti amministratori di maggioranza non è dato sapersi vista l’ennesima silenziosa alzata di mano, si è reso conto che la realtà stride con il racconto dei giornali on-line.
“Siamo ormai abituati ad affrontare le difficoltà” ha affermato in apertura di Consiglio la Vice Sindaco Annibali parlando del caro energetico e dell’aumento dei costi delle materie prime. La solita litania di vittimismo e colpa a chi c’era prima ormai accompagna qualsiasi intervento di chi governa ad ogni livello. La frase è certamente condivisibile se non si omettesse di ricordare che, lo Stato centrale sia intervenuto con alcuni specifici interventi normativi: D.L. Energia 17/2022, D.L. Aiuti 50/2022, D.L. Aiuti bis 115/2022, D.L. Aiuti ter 144/2022 e il D.L. 179/2022 che, hanno introdotto dei sostegni a favore degli enti locali trasferendo risorse al Comune di Gualdo Cattaneo per complessivi Euro 72.322,67.
Inoltre a partire dal 2019 sono stati superati i vincoli di finanza pubblica (patto di stabilità) con regole contabili meno stringenti del passato, poi il Covid oltre alle immani tragedie umane lascia in eredità agli enti locali tra Pnrr e Pnc, il potenziale “raddoppio della spesa per investimenti rispetto al 2014-2019”.
Ecco dunque che al netto della congiuntura, di fondi per trasformare “la crisi in opportunità” ce ne sarebbero molti di più che in passato e probabilmente in futuro, non dimentichiamo anche la rinegoziazione dei mutui che da alcuni esercizi porta maggiori introiti per più di 100.000€/anno, soldi che ripagheremo tra qualche anno.
Il Sindaco Valentini e la sua amministrazione si assumono (assumeranno se confermato il prossimo anno) la responsabilità politica di aver amministrato Gualdo Cattaneo proprio mentre un treno sta passando.
Se il Dup come affermato dal Consigliere Cimarelli appare un documento tecnicamente ben fatto, basti pensare all’ottimo lavoro svolto per ridurre i tempi di pagamento dell’ente riuscito grazie ad una scrupolosa e puntuale attività di controllo e monitoraggio da parte dell’Erea Finanziaria, sembra mancare progettualità e visione politica.
La tassa di soggiorno è stata inserita e se è condivisibile il fine, avere più risorse a disposizione chiedendo un contributo a chi arriva a visitarci, dai documenti politici non si capisce quale sia la strategia che si sta percorrendo in questo campo: parlare dopo quattro anni di possibili tavoli tecnici con gli operatori del settore sembra abbastanza tardivo.
Per le scelte poi, siano esse “grandi opere” o politiche di bilancio, tutto sembra molto fumoso: i trecento posti di lavoro nella futura centrale ad idrogeno sbandierati a più riprese sono definitivamente scomparsi dai documenti, la diminuzione delle tasse annunciata a parole si concretizza con un certificato aumento dell’imposizione fiscale pro capite. Le attuali piste ciclabili di cui tanto si parla sono ad oggi poche centinaia di metri.
Aggiungiamo che il faraonico investimento della nuova scuola del capoluogo sembra avulso dal contesto in cui viene fatto, più di 5.300.000€ e non aver progettato: una palestra omologata alle partite di volley della squadra del posto, una zona per fare atletica, e l’integrazione degli ex spogliatoi (che probabilmente rimarranno fatiscenti) magari come biblioteca/casa della cultura comunale.
Anche sulle opportunità del Pnrr, su cui avevamo chiesto come blog di porre l’attenzione prima che se ne parlasse nei documenti politici comunali (dup-linee programmatiche-delibere e mozioni etc.), si inizia a mettere le mani avanti[2]. Oltre ad esserci delle difficoltà burocratiche e di contesto non ascrivibili a chi amministra che rischiano di far saltare i progetti, la guida politica non può considerarsi avulsa dalle proprie responsabilità: non funziona che quando una cosa va bene sono bravo e quando non va bene è colpa di altri. Forse la fase di pianificazione andava pensata diversamente a partire dall’idea che è sempre meglio costruire ex novo.
Se aggiungiamo che l’amministrazione si illude che con poco più di venti bambini nati all’anno nell’intero comune si possano sostenere due istituti con il tempo pieno, la sensazione di mancanza di visione sembra chiara.
Per non parlare poi dell’alienazione della ex scuola del capoluogo avvolta nel mistero (con quale finalità e a quale prezzo?), il nuovo Prg nascosto nei meandri di un ufficio tecnico privato lontano dal dibattito pubblico, le politiche abitative inesistenti, le scelte sui rifiuti e le conseguenti tariffe di mero vassallaggio nei confronti di Vus (ma il piano industriale della controllata è stato analizzato e valutato dai nostri politici?), la disabilità prima dimenticata (qui) e poi raffazzonata (qui), il tema del lavoro nemmeno sfiorato (non sono stati nemmeno chiesti ad Arpal i dati comunali sull’occupazione).
Tutto questo ci fa pensare che forse chi amministra non sa bene quale sia il binario da cui partirà il treno giusto da prendere per Gualdo Cattaneo: speriamo solo che alla fine non ce lo vedremo passare davanti come Artemio (Pozzetto) e i suoi paesani nel film “Il ragazzo di Campagna”.
[1] Gualdo Cattaneo, dal bilancio nessun aumento delle tasse e sostegni sociali strutturali | rgunotizie